Il mercato fotovoltaico globale è cresciuto in modo esponenziale dai primi anni 2000 fino ad arrivare a dominare il settore delle energie rinnovabili. Secondo Irena, Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, entro il 2030 gli impianti fotovoltaici installati raggiungeranno una capacità globale di 2.840 GW (gigawatt) e 8.519 GW entro il 2050 cioè circa diciotto volte superiore alla capacità fatta registrare nel 2018 (480 GW). Nel 2050, inoltre, si dovrà raggiungere il traguardo della neutralità climatica contenendo il riscaldamento globale entro la soglia di 1.5°, come previsto dagli Accordi di Parigi del 2015.
Lo sviluppo del fotovoltaico è dovuto da diversi fattori quali la diminuzione del 90% dei costi, la crescita dei mercati delle tecnologie pulite e il sostegno delle politiche nazionali della diffusione delle tecnologie di energia rinnovabili.
I vantaggi di questo genere di impianti, che permettono, sfruttando l’energia solare, di produrre energia elettrica pulita e rinnovabile, sono diversi. Primo fra tutti, la possibilità di ottenere un notevole risparmio sulle bollette (riduzioni fino all’80%) dal momento che ci si avvale di energia autoprodotta e generata senza produrre inquinamento. Un impianto fotovoltaico dotato di pannelli solari, infatti, azzera le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente fornendo, al tempo stesso, un grande contributo alla riduzione del riscaldamento globale. Inoltre, un immobile energeticamente indipendente incrementa il proprio valore commerciale e registra un aumento del valore della propria classe energetica.
Vediamo come funziona un impianto fotovoltaico: i pannelli, durante il giorno, assorbono l’energia del sole e la convertono in corrente continua che, attraverso un inverter (dispositivo elettronico), viene trasformata in corrente alternata, usata comunemente in casa. L’energia prodotta dai moduli fotovoltaici durante il corso della giornata può essere consumata al momento della produzione (autoconsumo diretto) o, nel caso non venisse utilizzata, può essere ceduta alla rete elettrica ricevendo in cambio un pagamento in denaro o un rimborso sulle bollette già pagate. Per immagazzinare l’energia prodotta nelle ore di luce e renderla disponibile anche di notte o nelle giornate di pioggia, è importante dotarsi di un sistema di accumulo, cioè delle batterie che, integrate all’impianto, permettono di immagazzinare il surplus energetico senza cederlo alla rete elettrica nazionale.
Le dimensioni di un impianto fotovoltaico dipendono dai consumi annuali di energia elettrica, dalla potenza dell’impianto in kWh, dalla tipologia dei pannelli, oltre che dalla superficie a disposizione per l’installazione (ad esempio, un tetto piano, rispetto a uno a falde, richiede una superficie più ampia, perché oltre ai pannelli vanno montati anche i supporti che li inclinino e orientino in modo efficace). Esistono in commercio diversi pannelli sia per dimensione che per materiale e rendimento. Per scegliere l’impianto giusto per le tue esigenze simula il tuo impianto con wekiwisolar. Inoltre, per evitare impianti sotto o sovra dimensionati, è meglio affidarsi a dei professionisti che, tramite un sopralluogo tecnico, siano in grado di individuare la soluzione più idonea per le proprie esigenze.
Il costo di un impianto fotovoltaico è un investimento iniziale che viene ammortizzato in pochi anni grazie al consistente risparmio in bolletta. Inoltre, è possibile beneficiare di alcuni sgravi fiscali, come il Bonus casa, una detrazione fiscale del 50% sull’importo totale dell’acquisto che si può ottenere qualora si decida di installare un nuovo impianto, con o senza sistema di accumulo.
Inoltre, se l’installazione di un impianto viene eseguita insieme ad altri interventi volti a migliorare e riqualificare un immobile dal punto di vista energetico (isolamento delle superfici opache, sostituzione impianto di riscaldamento con soluzioni più efficienti o interventi antisismici) si può usufruire del Superbonus 110%, prorogato fino al 2023.
Un impianto fotovoltaico, inoltre, richiede poca manutenzione, ha una vita lunga, anche superiore ai 30 anni, e può essere riciclato in una percentuale che va dall’80% al 100%.