Settembre si apre con il prezioso contributo di Laura Coppo per l’ottavo appuntamento con la sezione degli “esperti”. Laura è un architetto di Padova che si occupa di consulenze sulle tematiche energetiche ed è esperta di CasaClima. Laura vi può essere utile inoltre se volete ristrutturare, riqualificare energeticamente la vostra abitazione o se volete una consulenza prima di acquistare un immobile. Per chi non è del settore il lavoro di Laura potrebbe apparire poco chiaro ed è proprio per questo che le abbiamo chiesto di scrivere un post per noi-voi, per renderci consapevoli delle potenzialità e necessità di un adeguamento delle nostre case.
Ora vi lasciamo alle parole di Laura, ricordandovi di seguirla sul suo sito.
Come sarà la città del futuro?
Ora vi lasciamo alle parole di Laura, ricordandovi di seguirla sul suo sito.
Come sarà la città del futuro?
Se sei un amante dei film di fantascienza rimarrai deluso da questo articolo. Non è mia intenzione, infatti, parlare di città sommerse, macchine che volano, o “ipertecnologia” e congegni per ora frutto del nostro immaginario. Se il prossimo futuro poi sarà questo, staremo a vedere…
Il tema di questo articolo invece è l’importanza di dare un futuro alle nostre città. La maggior parte degli edifici del nostro paese risale al periodo che va dagli anni ’60 agli ’80 del novecento ed eccetto poche manutenzioni, la maggior parte relative all’adeguamento degli impianti o alla sostituzione delle caldaie, tali edifici si presentano nelle medesime condizioni da cinquant’anni.
Quando si parla di ristrutturazione l’attenzione del 98% dei proprietari immobiliari è rivolta all’adeguamento degli impianti e all’estetica degli ambienti. Certo di questi tempi non è facile pensare di fare dei lavori importanti di manutenzione straordinaria, soprattutto nei condomìni, dove molte famiglie fanno sempre più fatica a coprire tutte le spese ordinarie relative al proprio immobile.
Ma siamo sicuri che riqualificare energeticamente la propria abitazione sia solo una spesa e non un investimento?
La Comunità Europa ha stabilito che per il 2020 sarà necessario arrivare a determinati standard di consumi per tutti gli edifici. Si prevede una riduzione del 20% di emissione di gas effetto serra e di ridurre del 20% i consumi energetici, e questo passaggio sarà obbligatorio per tutti (a meno delle solite deroghe o di multe che il nostro paese ormai paga spesso a causa della sua inadeguatezza e incapacità di rispondere a dovere ai regolamenti europei).
Non si può quindi prescindere dall’affrontare il tema del rinnovamento del patrimonio edilizio, di ciò che già esiste, in particolare ristrutturando gli edifici condominiali che hanno un così grande impatto di quantità e consumi.
L’altro punto importante sarà quello di pianificare urbanisticamente le città, soprattutto le più grandi, costruendo ex novo solo su aree dismesse all’interno delle stesse. Un’inversione di tendenza sostanziale rispetto alla consueta prassi di allargare i confini delle aree abitate ai danni del territorio adibito a campagna e boschi.
Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti: interi quartieri-dormitorio nelle periferie praticamente vuoti o sfitti, spesso senza i servizi di primaria necessità. In molti casi si può assistere al macabro spettacolo degli scheletri di enormi palazzoni, orrendi, non più terminati per fallimento delle ditte di costruzione o semplicemente perché non conveniva più continuare l’operazione immobiliare già in perdita.
È dunque fondamentale cambiare innanzitutto mentalità e pensare ad un altro futuro per le nostre città, che poi coincide con una riprogrammazione del nostro modo di vivere. Parole come rigenerare, riconvertire, recuperare e riqualificare dovranno essere di uso comune. Non è solo un mio desiderio, è un obbligo che abbiamo per disposizioni della Comunità Europea, per dovere morale verso le generazioni future e soprattutto se ci teniamo ad avere un economia sostenibile e uno stile di vita ancora salutare.
Mi occupo di questi tempi già da diversi anni. Ho parlato di recupero dell’esistente in diversi convegni a Padova in tempi non sospetti. Oggi credo sia una vera e propria necessità pensare di riqualificare il proprio immobile (e ripeto, in generale le varie aree urbane cittadine), non solo per dare nuovo valore ad un nostro investimento, la nostra casa, ma soprattutto per vivere meglio e consumare molto meno.
Cosa si può fare
Ok, non è possibile per i singoli cittadini cambiare il piano urbanistico di una città. Anche se è pur vero che i cittadini dovrebbero farsi sentire di più, e ricordarsi che un potere forte possono esercitarlo con il voto. Ma non voglio andare oltre e fare una battaglia politica.
Il consiglio è quello di non aspettare le amministrazioni pubbliche o gli incentivi del governo (ad onor del vero sono stati dati degli incentivi che forse non si ripeteranno più per molto tempo, per cui converrebbe approfittare quanto prima!).
Chi ne ha la possibilità, faccia una programmazione dei lavori importanti da fare.
Ad esempio, se un condominio ha la necessità di rifare una facciata, prenda in considerazione l’ipotesi di un cappotto termico. Molte spese per l’impalcatura e l’occupazione del suolo pubblico saranno già ammortizzate. Stessa cosa in caso di infiltrazioni dal tetto. Può essere l’occasione per rifare completamente ex novo la copertura con modalità costruttive innovative e che consentano l’abbattimento di molte spese dovute ai consumi energetici.
Come procedere
La cosa migliore da fare è sempre quella di consultare uno specialista, un tecnico che abbia competenze specifiche sulla riqualificazione energetica degli edifici. Ad esempio con una diagnosi energetica il tecnico potrà individuare le criticità dell’immobile e indicare quali interventi siano più urgenti o più importanti. Sarà poi possibile pianificare anche nel tempo una serie di interventi che potranno:
- migliorare le condizioni dell’intero stabile
- migliorare il confort abitativo dei residenti
- diminuire (anche drasticamente) le spese ordinarie dovute ai consumi di energia
- aumentare il valore commerciale delle proprietà
In conclusione…
Ti avevo detto che non avrei parlato di città alla “Blade Runner” o alla “Minority Report”. Il futuro delle nostre città è molto più vicino di quanto si pensi, e se non vogliamo portare al degrado non solo le aree urbane che ci circondano ma anche le abitazioni nelle quali abitiamo, è giunta l’ora di pensare a manutenzioni straordinarie che non solo rendano gli immobili più gradevoli, ma anche più confortevoli e meno energivori di quanto lo siano attualmente.
Se anche voi siete interessati a scrivere un post sul nostro blog parlando di un argomento in cui vi sentite particolarmente competenti e che volete far conoscere più diffusamente via web, non esitate a contattarci scrivendoci su arredamentofacileblog@gmail.com.
1 commento
Ho trovato molto interessante il tema, che conosco bene in quanto anch'io mi occupo di risparmio energetico. Sono a favore del recupero edilizio e mi auguro che più siamo a sensibilizzare i clienti, più riusciremo ad ottenere qualcosa contro le lobby dei Costruttori che non fanno altro che costruire nuovi edifici.