In fase di ristrutturazione, si analizza la pianta dell’appartamento e le richieste del committente cercando di adattarle allo spazio a disposizione, abbattendo dei muri, costruendone altri, cercando la soluzione migliore sia livello estetico che, naturalmente, a livello funzionale. Un appartamento del 1938 ristrutturato nel ’96 sito nel cuore di Tel Aviv, Israele, aveva proprio bisogno di questo trattamento per adattarsi alle richieste dei nuovi proprietari che volevano: una camera matrimoniale con lussuoso bagno annesso, una camera per gli ospiti e un’ampia zona giorno dotata di grandi finestre.
Lo studio Dori Interior Design ha preso questi 90 mq e li ha trasformati, eliminando corridoi e pareti inutili, rifacendo gli impianti elettrici e idraulici, ottenendo un ambiente aperto e luminoso.
L’intero appartamento è caratterizzato da un eclettismo del materiale dove convivono il legno, il cemento, il vetro e l’acciaio. Come vi abbiamo già detto in altri post, a noi piace molto quando un elemento strutturale viene lasciato nella sua forma grezza, un modo per riallacciarsi al passato, alla storia di quell’edificio, mettendo a nudo, in questo caso con le travi e i pilastri, i difetti del cemento in netto contrasto con la modernità e la pulizia dello spazio attorno.
La camera per gli ospiti si affaccia sul soggiorno: solo delle ampie porte vetrate, dotate di tende, separano le due zone.
Un ampio divano, su cui ci si può sedere da entrambi i lati, permette di avere una visuale su tutta la zona giorno.
Una parete nera (un ampio armadio a muro) attraversa tutto l’appartamento, in mezzo spunta un cubo bianco che simboleggia il cuore della casa.
Nel bianco delle pareti e di alcuni arredi spicca il calore del parquet in legno a spina di pesce.