Negli ultimi anni con sempre maggior frequenza vengono progettati edifici con impatto ambientale ridotto, questo perché siamo sempre più attenti all’ambiente e al risparmio energetico, oltre a quello economico.
Per capire meglio come le energie alternative e rinnovabili possano caratterizzare il nostro prossimo futuro, abbiamo selezionato tre progetti di architettura: uno nei Paesi Bassi e due in Italia.
Per capire meglio come le energie alternative e rinnovabili possano caratterizzare il nostro prossimo futuro, abbiamo selezionato tre progetti di architettura: uno nei Paesi Bassi e due in Italia.
Il primo progetto, uno dei primi esempi di soluzioni definite “a energia neutra”, si trova a Driebergen, vicino ad Utrecht; la collaborazione tra la Opai (One Planet Architecture Institute) e lo studio Zecc Architects ha portato alla ristrutturazione-ampliamento di una villa del 20°secolo che è diventata il primo edificio a energia neutra dell’Olanda.
L’abitazione, ristrutturata nel 2011, è stata ampliata nella parte posteriore con una stanza di vetro adibita a cucina, soggiorno e sala da pranzo; le pareti di questo vasto locale sono state realizzate recuperando lo stucco dei mattoni della parte demolita.
Per questo progetto, totalmente reversibile (può essere demolito senza lasciare traccia), sono stati utilizzati principalmente materiali naturali come la fibra di legno per l’isolamento delle pareti e il lino per quello del tetto.
Sul tetto è stato fissato anche un impianto fotovoltaico in modo da preservare l’estetica tradizionale pur mantenendo un alto grado di efficienza: questa soluzione, infatti, fornisce energia anche per la pompa di calore ed è dotata di un sistema di accumulo che permette di sfruttare l’energia prodotta anche nei giorni nuvolosi o di notte.
L’abitazione, ristrutturata nel 2011, è stata ampliata nella parte posteriore con una stanza di vetro adibita a cucina, soggiorno e sala da pranzo; le pareti di questo vasto locale sono state realizzate recuperando lo stucco dei mattoni della parte demolita.
Per questo progetto, totalmente reversibile (può essere demolito senza lasciare traccia), sono stati utilizzati principalmente materiali naturali come la fibra di legno per l’isolamento delle pareti e il lino per quello del tetto.
Sul tetto è stato fissato anche un impianto fotovoltaico in modo da preservare l’estetica tradizionale pur mantenendo un alto grado di efficienza: questa soluzione, infatti, fornisce energia anche per la pompa di calore ed è dotata di un sistema di accumulo che permette di sfruttare l’energia prodotta anche nei giorni nuvolosi o di notte.
Il secondo progetto, realizzato nel 2014 dallo studio di architettura LPzR, si chiama K19 ed è caratterizzato da due edifici residenziali ristrutturati siti vicino a Porta Venezia (Quartiere Piave), a Milano.
K19 sono dei NZEB (Near Zero Energy Building) cioè edifici ad energia quasi zero, grazie all’utilizzo di un impianto geotermico per il riscaldamento e il raffreddamento.
L’involucro è stato studiato nei minimi dettagli per evitare dispersioni di calore; per questo motivo le finestre più grandi sono state disposte sul lato sud in modo da poter beneficiare di una maggiore illuminazione.
K19 sono dei NZEB (Near Zero Energy Building) cioè edifici ad energia quasi zero, grazie all’utilizzo di un impianto geotermico per il riscaldamento e il raffreddamento.
L’involucro è stato studiato nei minimi dettagli per evitare dispersioni di calore; per questo motivo le finestre più grandi sono state disposte sul lato sud in modo da poter beneficiare di una maggiore illuminazione.
Un altro esempio che vogliamo segnalarvi è rappresentato dalle case passive, inaugurate nel 2016 in provincia di Cesena (Emilia-Romagna): trattasi di edifici progettati e realizzati con criteri che permettano di limitare al massimo il fabbisogno energetico per ottenere il riscaldamento/rinfrescamento tramite dispositivi passivi.
Oltre ad utilizzare sistemi e materiali che riducono al minimo la dispersione termica, vengono infatti applicate soluzioni che ottimizzano l’irraggiamento solare, limitandolo nei mesi estivi e sfruttandolo al massimo nei mesi invernali.
Tale risultato lo si ottiene coibentando le pareti, scegliendo tripli vetri e utilizzando un sistema di ventilazione meccanica controllata per recuperare calore durante la circolazione tra interno e esterno. Per lo stesso motivo vengono inseriti sul perimetro esterno schermi frangisole scorrevoli e pannelli fotovoltaici con una pompa di calore.
Oltre ad utilizzare sistemi e materiali che riducono al minimo la dispersione termica, vengono infatti applicate soluzioni che ottimizzano l’irraggiamento solare, limitandolo nei mesi estivi e sfruttandolo al massimo nei mesi invernali.
Tale risultato lo si ottiene coibentando le pareti, scegliendo tripli vetri e utilizzando un sistema di ventilazione meccanica controllata per recuperare calore durante la circolazione tra interno e esterno. Per lo stesso motivo vengono inseriti sul perimetro esterno schermi frangisole scorrevoli e pannelli fotovoltaici con una pompa di calore.
Se volete adattare anche voi la vostra casa rendendola ecosostenibile ecco per voi cinque idee accessibili a tutti che potete facilmente adottare per avere un maggior comfort unito ad una maggiore attenzione per l’ambiente.
- per i pavimenti è consigliabile l’utilizzo di materiali vegetali rinnovabili come il bambù o il sughero. Anche il legno è molto indicato, soprattutto se proviene da foreste gestite in maniera responsabile. Un’idea originale può essere l’utilizzo del parquet realizzato con i pezzi di scarto ricavati dalla lavorazione industriale;
- per le finestre, meglio preferire i prodotti “mappati LEED”. Si tratta di uno standard di certificazione che attribuisce un punteggio agli immobili a seconda del livello di sostenibilità o comunque realizzati con materiali ecologici riciclati, tra cui il cartone;
- utilizzate un sistema di recupero e riciclo delle acque grigie, cioè quelle per l’igiene personale che, in questo modo, vengono riportate ad uno stato puro e possono essere impiegate, ad esempio, per annaffiare il giardino, per la lavatrice o altro (non sono indicate tuttavia per uso potabile);
- invece, per la colorazione delle pareti sono in commercio linee di colori che rispettano la natura e l’uomo, come quelli prodotti da Unearthed Paints;
- l’arredamento può essere composto da mobili eco-friendly, prodotti, distribuiti e utilizzati in maniera rispettosa della natura.
Con un investimento iniziale e attraverso questi suggerimenti, potrete costruire una casa eco-friendly, adeguandovi quindi a quello che sembra essere un trend sempre più in voga in questo momento.